Recesso contratto di agenzia fac simile: 7 cose da sapere (prima) di usarlo
Recesso contratto di agenzia fac simile: a volte alle aziende può capitare di ricercare velocemente su internet un modello di lettera da utilizzare.
Magari infatti il professionista di riferimento non è disponibile in quel momento e poi “sono solo due righe”.
Nulla di male naturalmente, nel senso che si possono trovare fac simili ben fatti.
Il punto tuttavia è un altro: sai davvero come e quando utilizzarli?
La questione infatti non è tanto che siano modelli “sbagliati” di per sè. La questione è solo che si tratta di atti “giuridici”. Come tali è necessario conoscere, anzi meglio, comprendere (tutti) gli aspetti giuridici che ci stanno dietro, e non limitarsi al risultato “commerciale” che si intende raggiungere.
“Recesso contratto di agenzia fac simile”: si tratta di un atto giuridico a tutti gli effetti e dunque è importante conoscere i presupposti e le conseguenze giuridiche, non solo “commerciali”
Prendiamo quindi l’esempio del “recesso contratto di agenzia fac simile” e ipotizziamo che hai ricevuto input dalla tua azienda di interrompere il rapporto con un agente.
Ti segnalo di seguito alcune delle domande che dovresti porti e degli aspetti che dovresti verificare prima di ricercare e poi utilizzare un qualunque “recesso contratto di agenzia fac simile“.
1. Il contratto di agenzia è a tempo determinato o indeterminato?
L’interruzione di un contratto di agenzia a tempo determinato rispetto a uno a tempo indeterminato ha modalità e presupposti diversi. Recedere da un contratto di agenzia a tempo determinato con una lettera nata per un contratto a tempo indeterminato può costare molto molto caro.
2. Se il contratto è a tempo indeterminato, intendi recedere per giusta causa o in via ordinaria?
Lo sai che se intendi recedere per giusta causa non puoi concedere il preavviso. Se concedi il preavviso automaticamente il tuo recesso si trasforma in un recesso ordinario con conseguente diritto per l’agente di chiedere le indennità di fine rapporto (leggi qui!: Recesso per giusta causa dal contratto di agenzia: preavviso incompatibile)
3. Hai verificato prima quanto ti costerà se recedi da un contratto di agenzia in via ordinaria?
Se recedi in via ordinaria l’agente ha diritto alle indennità di fine rapporto. Sai come calcolarle e che possono arrivare fino a una annualità di provvigioni?
Hai verificato se il contratto richiama l’A.E.C. (e quale) oppure solo codice civile?
Sai che se versi il FIRR, conta a tutti gli effetti come una parte dell’indennità?
4. Sai che preavviso dovrai concedere all’agente in caso di recesso ordinario?
A seconda che il contratto sia regolato dagli Accordi Economici Collettivi o solo dal codice civile, il preavviso cambia.
Inoltre per il calcolo della durata del contratto, vale già l’anno “iniziato” e non quello “compiuto”.
Tra l’altro, se il contratto è regolato solo dal codice civile, potresti correre il rischio di dover concedere a conti fatti anche un mese in più, perchè, se non vi è una specifica deroga, il termine scade alla fine del mese e non in qualunque giorno del mese.
5. Se invece intendi recedere per giusta causa, sai quali sono i presupposti perchè sia almeno sostenibile?
Il tema di cosa sia la giusta causa è molto complesso, ma posso dirti cosa cosa non è:
- la giusta causa non è propriamente quando l’azienda non è contenta da tempo del proprio agente. In quel caso semplicemente all’azienda non conviene più tenere l’agente, ma è un’altra cosa.
- la giusta causa non può consistere in contestazioni generiche.
- una clausola che preveda “minimi di vendita” può non bastare, dipende da come è scritta e da altri elementi (se vuoi verificare come è scritta la tua clausola ti consiglio il mio post: Clausola Minimo d’Affari nel Contratto di Agenzia: 5 Regole da ricordare)
- la prolungata tolleranza di un comportamento dell’agente toglie gravità al comportamento
6. Anche se intendi recedere per giusta causa, hai comunque fatto il conteggio delle possibili indennità di fine rapporto che potrebbero essere dovute se la giusta causa venisse impugnata e un giudice desse ragione all’agente?
Una giusta causa anche ben studiata non è mai scontata. Un conteggio preliminare rimane opportuno anche solo per decidere con cognizione di causa.
7. Hai verificato se il contratto prevede un patto di non concorrenza a carico dell’agente dopo la cessazione del contratto? Sai quanto dovrai pagarlo?
A volte l’azienda non ricorda che nel contratto di agenzia è previsto un patto di non concorrenza che obbliga l’agente a non fare concorrenza dopo la fine del contratto.
Oppure non si ricorda o non è a conoscenza del fatto che il patto di non concorrenza entra in vigore anche se il contratto di agenzia si interrompe per giusta causa.
Inoltre, anche se l’azienda non è più interessata, se l’agente lo richiede, dovrà pagarlo (salvo eventuali acconti già versati o che si tratti di un agente per i quali non è obbligatorio il compenso) e fino a quando non è pagato l’agente non è obbligato.
Ecco quindi alcuni degli aspetti che stanno dietro alla ricerca “recesso contratto di agenzia fac simile”.
Sicuro di voler far da solo?
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Nel frattempo ti auguro un Buon Lavoro!
Avv. Angela Tassinari